Mi scuso anticipatamente per l’attesa e la lunghezza di questo testo! Spero possa comunque rivelarsi utile e nel caso la memoria mi avesse tradito, mi auguro che qualcuno possa correggermi per non lasciarti in difficoltà.
1)
La brutta notizia: quello che vorresti fare apparentemente non si può fare!
E’ importante rendersi conto che Band-in-a-Box è stato prodotto con uno scopo ben preciso, e non è quello della notazione musicale. Pur offrendo tra le sue opzioni anche la possibilità di interagire con la notazione, ad esempio proprio con l’inserimento di ben 2 parti strumentali, pure manualmente e nota per nota, bisogna accettare il fatto che essa ha dei limiti, ed a parer mio assolutamente non incriminabili.
Del resto nessuno si sognerebbe di criticare l’ultimo modello di berlina BMW super accessoriata e tecnologica solo perché non naviga nel Canal Grande, pur essendo un mezzo di trasporto!
2)
La bella notizia: qualche anno addietro ho intravvisto una via alternativa e, memoria permettendo, proverò a illustrartela!
Quando cercai di fare una cosa come quella che chiedi passavo dalla versione 2009 alla 2010. A quei tempi utilizzavo quasi esclusivamente midi (l’audio solo su software esterni) e impostavo molti arrangiamenti con tracce di Melodia e Solista (spesso utilizzandoli proprio entrambi) scritte da me su programmi tipo
Finale e successivamente importati in formato midi nelle 2 tracce dove questo era consentito.
L’
immagine che allego è divisa in 3 sezioni, nella
sezione A puoi notare alcune misure con una banale melodia che in un paio di punti raffigura una successione di note che ti sarà familiare, una terzina in sedicesimi ed una croma che chiude il movimento da un quarto.
Nella
sezione B osserva i 3 piccoli frammenti della seconda misura dopo l’importazione midi nella traccia Melodia di BiaB. Ognuno di questi 3 frammenti consente di vedere come sono state riconosciute quelle note dal programma ma con 3 diversi Styles impostati nell’arrangiamento.
Band-in-a-Box cataloga i suoi Styles in 2 principali grandi gruppi:
Lineari e
Swing.
Nell'elenco
Styles li trovi contraddistinti da poche semplici lettere:
ev (o Lin) e
sw.
Questi 2 grandi gruppi volendo potrebbero essere suddivisi a loro volta in sottocategorie (ad esempio Swing in 12/8, Lineari in 3/4, ecc.), ma nella finestra di
notazione modificabile la differenza, dal punto di vista grafico, si riduce alla quantità di linee tratteggiate verticali all'interno di ogni misura (o battuta), generalmente 3 con uno stile Swing e 4 con gli stili Lineari.
Questa visualizzazione è modificabile, basta un clic col destro del mouse all’altezza del movimento che ti interessa nella barra del tempo (una linea orizzontale che scorre parallela al pentagramma poco sopra di esso), ti appare una piccola scheda titolata
Risoluzione battuta (la puoi osservare nella
sezione C della mia figura). Modificando i valori di risoluzione cambiano le
opzioni di scrittura nella finestra di
notazione modificabile.
Il riconoscimento delle note importate via midi, dal punto di vista grafico, cambia in funzione sia di queste impostazioni di risoluzione, che della tipologia di Styles impostato (Swing o Lineare), ma dal punto di vista sonoro (ossia con l’esecuzione vera e propria delle note) il programma ha rispettato quanto io desideravo nella quasi totalità dei casi, indipendentemente da quanto mostrava graficamente a video!
Perché ho scritto
nella quasi totalità dei casi?
Attento al rapporto tra Style selezionato (è sempre utile leggere le sue caratteristiche), divisione metrica e ritmica, note inserite, ecc., ecc.!
Da quanto ho letto sulle caratteristiche dell’ultima versione 2018, sembra siano state effettuate modifiche e inserite nuove opzioni nell’area notazione e spartito, forse qualcuna di queste modifiche ora consente più libertà in fase di notazione manuale.
Solo chi la sta utilizzando però potrebbe confermare o smentire quest’ipotesi, come ti avevo già sottolineato io utilizzo ancora la versione 2017.
Sergio