Mi scuso con tutti se questo messaggio diventerà un po' lungo ma l'argomento sui possibili problemi che emergono dall'uso delle RealTracks m'interessa molto.
Le tue puntualizzazioni Ivano sono implacabilmente corrette, dimenticavo i motivi per i quali ho tardato molto ad usufruire delle RealTracks, e praticamente ne faccio poco uso ancora adesso.


Quando sono apparse la prima volta mi sono reso conto (non era certo difficile) che potevano condizionare molto la possibilità di personalizzare l'arrangiamento, per questo ho continuato ad esportare in midifile, ho bisogno di sentirmi completamente libero di modificare ciò che voglio.
Ho iniziato ad usarle solo da qualche mese, ma credo che mi limiterò ad affiancarle al mio modo di arrangiare, inserendo in pratica solo qualche melodia o solista ed al massimo qualche altra traccia isolata (o una parte di traccia), ma non so se creerò mai un arrangiamento completo lasciando il controllo di tutte le tracce al software.

Comunque ho sperimentato parecchio anche con RealTracks e RealDrums e credo che una possibilità di aggirare l'ostacolo della limitazione di libertà in fase di arrangiamento esista. Ci sto ancora lavorando e ragionando ma penso che l'inghippo stia nel fatto che potrebbe convenire di far elaborare al software le tracce audio in modo separato, cioè proprio una sola alla volta e scegliendo di volta in volta dal database delle RealTracks quella che si desidera provare.
In uno dei miei folli esperimenti avevo creato ad esempio un arrangiamento cavia impostando in maniera alternata ad ogni battuta anticipi, colpi, accordi mantenuti, pause, pause di singoli strumenti, finali di 2, 4 o più battute mescolati dentro nel ritornello, code e tutto quanto fosse possibile per un arrangiamento pazzo e privo di schemi ordinati e precisi. Successivamente ho fatto elaborare al software le RealTracks (Drum compresa) ma una alla volta dovendo quindi scegliere di volta in volta lo stile e lo strumento. Ricordo che il risultato mi sorprese moltissimo perchè le tracce avevano seguito con un'ottima fedeltà (diciamo all'incirca 80%) i vari cambiamenti o sconvolgimenti del brano. Mi convinsi che l'addove uno strumento od una traccia non sembrava seguire più di tanto la scrittura iniziale doveva essere a causa delle caratteristiche del campione che avevo scelto per l'elaborazione, avrai certamente notato che le RealTracks sono estremamente sensibili ad esempio al tempo metronometrico.

Capisco che tutto questo non ti servirà a superare il fastidio che provi per non poter gestire a tuo piacimento quelle 2 battute finali ma forse stimolerà qualcuno in più a sperimentare e cercare soluzioni che magari sono lì in vista e non viste!

Sergio


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