Grazie intanto per i vostri interventi, cerco di fare il punto sulla situazione anche se temo di non riuscire ad esser molto breve.

Credo che per riuscire in un progetto sia indispensabile, oltre al crederci, riuscire ad ottenere al più presto risultati che alimentino entusiasmo ed idee. Mi vien scontato perciò consigliare di iniziare con “semplicità".

Da PG Music hanno messo a disposizione una decina di templates d’esempio. Sono in pratica dei file di BiaB che converrebbe suonare con il nostro strumento eseguendoli assieme al programma ma registrando solo la nostra esecuzione. Hanno una difficoltà variabile da file a file, contengono tutti determinate successioni di accordi impostati in maniera da coprire molte delle situazioni considerate dai produttori tra le più tipiche rintracciabili nella realtà.
Facciamo un esempio però importante: se un chitarrista desidera seguire il percorso indicatoci da loro dovrebbe registrare una decina di files con la propria esecuzione per ogni stile interpretativo che desidera immortalare nel programma. Potrà essere utilizzato anche per innumerevoli composizioni nuove ma (spero di farmi comprendere bene) lo stile sarà sempre lo stesso, variabile nel tempo, negli accordi e in molti altri particolari, ma soprattutto il suono ottenuto sarà unico. Se si vogliono creare stili diversi si deve ripetere la procedura da zero!

Non voglio spaventare nessuno ma bisogna tener presente che suonare diversi minuti (registrandosi!) senza errori, stecche, inceppamenti, ecc. è impegnativo anche per buoni strumentisti ed in modo particolare per eseguire accordi con intervalli “bizzarri”! In sintesi non è proprio una stupidata.

Tornando al mio discorso di apertura dove consigliavo di iniziare con semplicità, la mia idea sarebbe questa: porsi prima una meta, cioè creare uno stile per suonare nello stile di . . .

Mettiamo che io voglia creare uno stile per accompagnarmi mentre canto canzoni romantiche italiane (stile Baglioni?), creo un solo file di BiaB utilizzando i classici accordi maggiori e minori, con e senza la settima (nient’altro), però in tutti i 12 semitoni della scala (non ne vengono fuori moltissime misure, l’importante è mescolarli un po’ e che ci siano tutti).
Ho provato, un solo file (non 8 o 10) buttato giù grattando un po’ le corde della chitarra, l’ho messo nella cartella giusta e posso creare tutte le composizioni che voglio, se scelgo accordi tra quelli che ho utilizzato per creare il template . . . la cosa funziona!
Ovviamente poi lo spettro delle possibilità si allarga, sia in quantità (di stili e composizioni) che in qualità, in funzione delle capacità dello strumentista.

Alla prossima


Dal 1 Settembre 2022 non più attivo nel Web