Vorrei dare un contributo al tuo interrogativo, partendo da lontano.
Utilizzo da molto tempo biab con obiettivi del tutto amatoriali e personali: mi accompagno al clarinetto, cerco di imparare stili nuovi di chitarra ritmica e studio le parti di altri strumenti per analisi musicali, anche utilizzano fili midi di varia provenienza. Non ho mai suonato in pubblico, né registrato qualcosa: sono soprattutto un teorico.
Per anni, non mi vergogno a dire, ho utilizzato una copia di biab gentilmente messami a disposizione da un amico.
Poi ad un certo punto ho deciso che PGMusic non meritasse un simile trattamento ed ho deciso di "partecipare" allo sviluppo del programma: ogni anno all'inizio di dicembre acquisto l'upgrade disponibile, indipendentemente dal fatto che le nuove features mi interessino o meno.
Ovviamente c'è sempre qualcosa che mi interessa, ma ritengo che lo sforzo di pgmusic debba essere sostenuto in quanto questo programma è semplicemente "FAVOLOSO" : fino a quando me lo potrò permettere il mio obolo dell'ordine dei 60/80 euro ( sfruttando tutte le offerte speciali del caso) è assicurato.
In questo modo, sono venuto in possesso di tantissimi stili, anche con real tracks.
Per l'uso che ne faccio, gli stili real non mi interessano tanto per cui mi ritrovo ad usare il programma in modo esclusivamente midi, con un modulo esterno SD20 Edirol.
In questo modo il programma è ancora leggero.
Real tracks e real drum sono archiviate da qualche parte in attesa che io faccia il salto verso la musica veramente suonata o registrata per un utilizzo "pubblico": ma fanno veramente la differenza?
Da qui nasce l'unica mia "critica " verso pgmusic: l'aver un pò abbandonato lo sviluppo delle prestazioni midi.
Ho visto sul forum americano che ci sono richieste in tal senso e seguo con attenzione gli eventuali sviluppi.

Saluti a tutti.