Bella questa discussione "filosofica".Siete tutti veterani del programma e vi siete posti quesiti che condivido. Se posso dire la mia, questi riguardano non solo BIAB ma tutto quello che oggi gira su pc.
Ricordo nell'86, usavo un Macintosh da 128k di memoria RAM, arrivò Word di Microsoft che stava tutto su un floppy da 800k, funzionava in maniera fantastica, e guardate dove siamo oggi? Eppure Word sembra sempre un programma di videoscrittura, addirittura meno semplice da usare di quello di tanti anni fa.
L'evoluzione tecnologica galoppante, più veloce dell'evluzione del software e soprattutto più veloce di noi, ha fatto emergere da un lato le potenzialità impensate dei prodotti ma anche i limiti dello sviluppo tumultuoso degli stessi.
Negli anni 90 la cura per la qualità del software, con i test e la manualistica, era enorme ma costosa.
Oggi il mercato non lo consente, i prezzi sono crollati, e quindi i nuovi prodotti devono uscire, altrimenti chi li sostiene, gli sviluppatori?
E quindi assistiamo a tante splendide novità miste a funzionalità meno utili, a volte risultato di direzioni intraprese e poi non premiate dagli utenti.
Biab è anch'esso frutto e vittima di questa evoluzione, con alcuni enormi punti a suo favore:
l'unicità della sua formula, copiata ma mai eguagliata;
l'entusiasmo di Peter Gannon e della sua squadra, che è rimasta quella di un nugolo di appassionati di musica;
la loro apertura a qualunque consiglio dell'utente e alla fede negli utenti stessi (avete fatto caso alla testardaggine nel non voler proteggere da copia illegale il programma? Per loro è impensabile che chi usa il frutto di tanto lavoro non partecipi allo sviluppo acquistando la propria copia, e questo la dice lunga);

Io ho suggerito qualche perfezionamento nel tempo e qualcosa è andata a buon fine (vedi la notazione in DO fisso per gli italiani)
Avevo suggerito anche di prevedere l'opzione per menu semplificati, per evitare di sconvolgere i nuovi utenti fin dall'inizio con tante, troppe possibilità operative, ma per ragioni di mercato questo non è stato ancor fatto. Ci riproverò, però.
Anch'io, di BIAB, in fondo uso pochissime funzioni, quelle di base.
Eppure forse proprio questo è il bello. Ognuno alla fine finisce per farne un uso personalizzato, in base alle proprie esigenze e alla propria creatività.